La nostra storia

Gocce di vita nasce da un’esperienza di volontariato di Daniela Roselli in Uganda nel Distretto di Mukono nel 2008. Daniela è rimasta presso la Missione delle Serve di Maria per due mesi e lì si è resa conto degli infiniti bisogni di quella popolazione.

Il villaggio in cui ha vissuto è immerso in una foresta bellissima ma con tante capanne sparse qua e là, tante donne e tantissimi bambini. Pochi uomini. Le donne devono provvedere al cibo e a far crescere i loro bambini che sono sempre in giro per la foresta a cercare cibo e acqua. Il livello di vita è quasi primordiale.

Quando Daniela è tornata ha raccontato e raccolto consensi a creare una onlus con i tanti amici che lavorano per raccogliere fondi e concepire piccoli progetti per aiutare questa popolazione, tante gocce di vita in un mare di bisogni.

I nostri principali campi d'intervento

Istruzione

Partiamo dalle basi, dalla necessità di acquisire competenze.

Salute

Cerchiamo di aiutarli formando i loro specialisti.

Nutrizione

Li aiutiamo a coltivare una terra generosa.

Cominciare dalle donne

Una Scuola di Sartoria per iniziare a imparare un lavoro e rendersi indipendenti.

Gliela abbiamo impiantata, comprato macchine da cucire, forbici, fili aghi e degli insegnanti che avevano una loro attività e che per metà giornata li abbiamo impegnati nell’insegnamento.

Dopo due anni queste donne hanno ricevuto l’attestato di frequenza, e hanno capito quasi subito che dovevano unirsi per lavorare in un solo luogo dedicato dove stoffe, modelli, nastri e fili di tutti i colori potevano essere stipati al sicuro.

Di nuovo abbiamo comprato macchine da cucire, ferri da stiro, banchi per il taglio e attualmente sono una ventina di sarte che hanno uno stipendio e hanno ordini di lavoro per divise scolastiche da tutto il territorio.

La punta di diamante è il commerciale. È emersa la capacità di una suorina per assolvere a questo difficile compito!

...per cambiare

Le donne arrivavano alla Missione chiedendo aiuto per sfamare i loro bambini a volte erano 5 a volte 8 e una situazione davvero di emergenza: un padre che non c’era o era morto e le donne a cercare tutto il giorno il cibo nella foresta.

Niente da far indossare ai bambini e loro completamente lasciati a se stessi nella capanna di fango affidati al più grande che alle volte non aveva più di sette anni…
Ora lavorano e possono pagare la retta scolastica per mandare i figli a scuola.