Salve a tutti!
Mi presento!

Sono Alessandra, una nuova socia di Gocce di vita e ho deciso di dare il mio aiuto trascorrendo le mie vacanze estive presso la missione a Kisoga.

Durante la mia permanenza vi scriverò per raccontarvi questa mia prima esperienza in Africa.
Premetto che sono una persona amante degli animali, ho tre cani e un pappagallo, quindi l’organizzazione per la mia partenza non è stata banale.Il mio viaggio inizia domenica 31 luglio alle 5 di mattina, direzione Milano, dopo una prima sosta a Verona (per lasciare il mio pappagallo a pensione…).
Tutto fila liscio!

Faccio scalo al Cairo. A dir la verità ero un po’ preoccupata, viaggio da sola e purtroppo il periodo non è dei migliori, ma nonostante tutto nessun intoppo!

Fortunatamente dormo per tutto il viaggio! (chi mi conosce sa che non è una novità!! A me i mezzi di trasporto mettono sonno).
Finalmente ore 3.30 di notte arrivo a Entebbe. Ad aspettarmi trovo suor Teresita con l’autista Deo: poverini, hanno fatto tutta quella strada di notte per non farmi star lì da sola.

Dopo circa 2 ½ ore di viaggio (con un discreto traffico nonostante l’ora!) arrivo al villaggio. Mi viene assegnata un camera in una casetta proprio all’entrata, semplice ma accogliente. Con me ci sarà anche un’altra volontaria italiana, Silvia, ormai alla terza esperienza qui!

Ancora è buio così approfitto per riposare un po’. Al mio risveglio faccio subito un giro…
Il clima è mite, c’è il sole ma non fa assolutamente caldo! Le strade rosse spiccano tra la vegetazione verdissima. Mi dicono che è molto che non piove, l’acqua comincia a scarseggiare e le macchine che passano sulla via principale alzano tantissima polvere!
Accanto alla camera dove dormo c’è la sartoria, appena mi vedono tutti mi salutano e mi chiedono come sto! Il mio inglese pessimo non mi aiuta ma… mi faccio capire! Poco più avanti c è l’infermeria… dove incontro Silvia, intenta a dipingere la facciata con disegni bellissimi, e suor Lucia che visita dei bambini.

Girello guardandomi attorno, salutando i bimbi che mi sorridono e penso a quanto è bello essere qua!
Silvia mi accompagna a vedere la scuola di parrucchiere (approfitto così per avvertirle che ho portato loro delle extentions) e poi ci fermiamo a salutare una famiglia che abita proprio accanto alla missione: sono molto poveri con molti bimbi lasciati a loro stessi… ce n’è anche uno di un mese… Emanuel… non riesco a resistere e lo prendo in braccio… è minuscolo! È stato abbandonato dalla madre e ora lo “segue” la nonna.

È arrivata l’ora del pranzo così lascio il piccolo Emanuel e insieme a suor Tesita, Lucia, Silvia e le altre ragazze andiamo a mangiare! Oggi riso, fagiolini e wurstel!

Nel pomeriggio, insieme a Silvia, andiamo da Margareth, simpaticissima e super accogliente ci fa accomodare nella sua casa e ci offre un’ottima papaia (dopo averci fatto lavare le mani con dell’acqua presa da un bricco di plastica che vi lascio immaginare come fosse!).
Partiamo per tre ore di camminata lungo sentieri, a volte piccoli a volte no, di terra battuta rossa.

Capre, maiali, galline e mucche sono gli animali che troviamo nei campi e tutti (a parte le galline) sono rigorosamente legati con una corda ad una zampa.

Oggi per me è solo un giro per rendermi conto della situazione, mentre Silvia sta cercando famiglie bisognose da far adottare.
Impossibile non fotografare tutti quei bambini davanti alle porte delle loro case con degli occhi e un sorriso che ti rapiscono: te li porteresti tutti via!

Dopo aver individuato diverse situazioni critiche torniamo a casa di Margaret che, dopo aver capito che adoro il frutto della passione, me ne regala 6/7 da portare in camera… semplicemente adorabile!

Dopo una veloce doccia la cena! Uova (dal tuorlo bianco) e banane cucinate con cipolla e pomodoro!
Sistemiamo tutte assieme la cucina, dopodiché io e Silvia andiamo nell’orfanotrofio dove alloggiano 8 bambine…
Abbiamo un’ora di tempo prima che vadano a letto e così approfittiamo per farle divertire un po’!
Dall’Italia ho portato degli smalti per le unghie: dovevate vedere la felicità nei loro occhi…

Purtroppo solo la più piccola l’ha potuto mettere alle mani perché le altre, andando a scuola, non possono ma… come si suol dire… fatta la legge trovato l’inganno… ai piedi si può mettere perché tengono le scarpe a scuola! Così tutte felici hanno appoggiato i loro piedini sulle mie gambe e hanno scelto i colori da usare!

Adesso è l’ora di riposare… e sotto un cielo stellato che solo in Africa puoi trovare… mi dirigo con pochi passi verso la mia stanza… con un giorno di Africa nel cuore!
Alla prossima lettera!

Alessandra